L'annuncio del presidente Donald Trump di dazi su almeno 60 paesi, inclusa l'Australia, ha portato a un significativo calo dei mercati globali. Giovedì, i mercati hanno subito un ampio calo del 4,84%, la peggiore perdita in una sola giornata dalla metà del 2020.
Il calo del mercato ha colpito le principali società tecnologiche, con le azioni Apple in calo di circa l'8% e Amazon.com in calo del 7%. Nvidia, leader nei chip per l'intelligenza artificiale, è diminuita di circa il 6%. Il Dow Jones Industrial Average è sceso del 3,98%.
Gli investitori hanno cercato beni rifugio mentre il dollaro si indeboliva rispetto alle principali valute. L'S&P 500 è sceso di oltre il 3% e il Nasdaq Composite è crollato di oltre il 4%. I rendimenti dei titoli del Tesoro USA a 10 anni sono scesi al livello più basso dalla metà di ottobre, leggermente sopra il 4%.
Il presidente Trump ha dichiarato che il suo piano tariffario sta "andando molto bene" e prevede significativi investimenti in arrivo negli Stati Uniti. Crede che gli Stati Uniti si stiano "riprendendo" in seguito all'attuazione di dazi compresi tra il 10% e il 49% su tutte le importazioni.
L'Unione Europea e il Canada hanno annunciato piani per imporre dazi di ritorsione agli Stati Uniti. La Cina ha dichiarato che prenderà "contromisure per salvaguardare i suoi interessi". Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha criticato i dazi, ma ha affermato che l'Australia non risponderà con misure di ritorsione. Settori chiave, come l'industria australiana della carne bovina, potrebbero subire impatti significativi.
La Reserve Bank of Australia potrebbe essere costretta a implementare quattro tagli dei tassi nel 2025.