Le politiche di Trump scatenano l'esitazione del mercato: tariffe, restrizioni agli investimenti e posizione prudente della Fed

Dopo le elezioni statunitensi del 2024, la politica "America First Investment Policy" del presidente Trump sta sollevando preoccupazioni. UBS segnala potenziali restrizioni sui fondi statunitensi che investono in azioni cinesi specifiche, in particolare nei settori high-tech come l'IA e la produzione avanzata. Il Ministero del Commercio cinese esorta gli Stati Uniti a evitare di politicizzare le questioni economiche. Trump ha ribadito i piani per imporre tariffe del 25% su Messico e Canada, previste per il 4 marzo. I mercati mostrano riluttanza a reagire in modo eccessivo, citando la storia di improvvisi cambi di politica di Trump. Il NASDAQ è sceso di oltre l'1%, in parte a causa delle prese di profitto in vista dei risultati di Nvidia e delle preoccupazioni sulla concorrenza di DeepSeek cinese nella tecnologia AI. Il presidente della Fed di Chicago, Austan Goolsbee, ha sottolineato la necessità di cautela riguardo ai tagli dei tassi, citando l'incertezza sull'impatto economico delle politiche di Trump, tra cui tariffe, immigrazione e cambiamenti nella spesa. Ha indicato che la Fed risponderebbe se le politiche spingessero l'inflazione verso l'alto. Swati Dhingra, della BoE, ha sostenuto tagli dei tassi più rapidi, citando la debole spesa dei consumatori e sostenendo che l'attuale politica rimane eccessivamente restrittiva.

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