Gli Stati Uniti interrompono i colloqui commerciali con il Canada a causa della tassa sui servizi digitali, con conseguenze per le aziende tecnologiche

Modificato da: Elena Weismann

Il 27 giugno 2025, gli Stati Uniti hanno annunciato l'immediata interruzione di tutti i negoziati commerciali con il Canada. Questa decisione è stata presa in risposta all'implementazione da parte del Canada di un'imposta del 3% sui servizi digitali (DST).

La DST, entrata in vigore il 28 giugno 2024, si applica retroattivamente ai ricavi generati dagli utenti canadesi a partire dal 1° gennaio 2022. Prende di mira le principali aziende tecnologiche statunitensi.

L'imposta si applica alle aziende con ricavi globali superiori a 750 milioni di euro e ricavi canadesi da servizi digitali superiori a 20 milioni di dollari canadesi. Copre mercati online, servizi pubblicitari, piattaforme di social media e la vendita o la concessione di licenze di dati utente.

Il presidente Trump ha criticato la tassa definendola un «attacco sfacciato» alle aziende statunitensi. Ha promesso di annunciare nuovi dazi sulle merci canadesi entro una settimana. La DST dovrebbe generare circa 7,2 miliardi di dollari in cinque anni.

Le principali aziende tecnologiche statunitensi, tra cui Amazon, Google, Meta, Uber e Airbnb, dovrebbero affrontare pagamenti per un totale di circa 2 miliardi di dollari a causa della natura retroattiva della tassa.

Il primo ministro canadese Mark Carney ha ribadito l'impegno del Canada a far progredire i negoziati nel migliore interesse dei canadesi. Al 28 giugno 2025, entrambe le nazioni sono impegnate in discussioni per risolvere la controversia.

Fonti

  • Daily Times

  • Reuters

  • AP News

  • BNN Bloomberg

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