La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti sta esplorando la possibilità di automatizzare il processo di approvazione per gli exchange-traded fund (ETF) sulle criptovalute, potenzialmente eliminando la necessità delle complesse procedure di presentazione 19b-4. (Fonte: Notizie dal Giappone, data non specificata) In pratica, gli emittenti dovrebbero presentare un modulo S-1 e attendere 75 giorni: se la SEC non solleva obiezioni, l'ETF diventerebbe automaticamente efficace.
Questa innovazione potrebbe snellire notevolmente i lunghi scambi tra gestori di fondi e regolatori, un passo importante in un settore in rapida crescita come quello delle criptovalute. L'approvazione di ETF crypto rappresenta un tema centrale, aprendo la porta a nuovi capitali nel mercato degli altcoin, un po’ come avvenuto in Italia con l’adozione di nuove tecnologie finanziarie che hanno stimolato l’economia locale. Recentemente, la SEC ha dato il via libera al primo ETF crypto statunitense basato sullo staking, il REX Shares Solana ETF (STAK), segnando una tappa significativa.
Al momento, la SEC sta ritardando le decisioni finali su diversi ETF legati alle criptovalute, con scadenze previste nella seconda metà del 2025. Tra questi figurano ETF che includono Litecoin (LTC), Dogecoin (DOGE), Solana (SOL), XRP (XRP) e fondi Ethereum (ETH) con caratteristiche di staking. Questo scenario ricorda le sfide affrontate storicamente in Italia nell’armonizzare innovazione e regolamentazione, un delicato equilibrio tra tradizione e progresso.