La trasformazione del Kazakistan dall'alfabeto cirillico a quello latino rappresenta un imponente sforzo di modernizzazione. Questo cambiamento mira a far dialogare la lingua kazaka con gli standard globali, un po' come l'Italia ha vissuto la sua unificazione linguistica nel XIX secolo, cercando di armonizzare le sue tante identità regionali in un'unica voce nazionale.
Il processo è iniziato negli anni '90, un periodo di grandi trasformazioni post-sovietiche, e nel 2017 l'allora Presidente Nursultan Nazarbayev ha presentato la strategia "Kazakhstan 2050", con l'obiettivo ambizioso di adottare completamente la scrittura latina entro il 2025.
Come spesso accade in Italia quando si toccano temi legati alla lingua e all'identità, la proposta iniziale ha incontrato critiche e discussioni pubbliche accese. Nel 2021 è stata quindi elaborata una nuova versione dell'alfabeto latino, ancora non ufficialmente adottata.
Nel 2023, una bozza di legge sui media ha proposto di aumentare l'uso della lingua kazaka, imponendo che i contenuti in lingua nazionale su TV e radio passino dal 50% al 70% a partire dal 2025, con un incremento del 5% ogni anno. Questo ricorda le politiche italiane volte a valorizzare i dialetti e le lingue regionali, pur mantenendo un equilibrio nazionale.
Ad oggi, l'implementazione completa dell'alfabeto latino è stata posticipata: il governo ha fissato un arco temporale tra il 2023 e il 2031 per il completamento. I ritardi sono dovuti a vincoli finanziari e alla necessità di un'adeguata formazione pubblica. Nel 2018, il costo stimato del progetto di latinizzazione era di circa 600 milioni di euro, una cifra significativa che copre l'istruzione e la produzione di nuovi libri di testo.
La latinizzazione della lingua kazaka rimane una priorità governativa, riflettendo il desiderio di rafforzare l'identità nazionale e ridurre l'influenza russa, un tema che in Italia risuona con le sue esperienze storiche di dominazioni straniere e lotte per l'autonomia culturale. Il percorso continua a evolversi, segnando un capitolo importante nella storia linguistica e culturale del Kazakistan.