Al 1° marzo 2024, i negoziati tra Hamas e Israele sulla continuazione della tregua a Gaza hanno raggiunto un punto morto. Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha dichiarato che, sebbene gli sforzi continuino per garantire il rilascio dei 59 ostaggi rimanenti, Israele si sta preparando a un nuovo conflitto, se necessario. Il problema principale risiede nelle diverse richieste di ciascuna parte. Israele cerca un'estensione della fase iniziale della tregua, consentendo loro di mantenere la loro presenza militare a Gaza. Hamas, tuttavia, insiste per attuare la seconda fase, che include un cessate il fuoco sostenibile e il completo ritiro delle forze israeliane dall'enclave. La rottura dei negoziati solleva preoccupazioni su una potenziale ripresa delle ostilità. Katz ha sottolineato la determinazione di Israele a garantire il rilascio di tutti gli ostaggi e a sconfiggere Hamas, suggerendo una disponibilità a intensificare l'azione militare se gli sforzi diplomatici falliscono. La comunità internazionale sta monitorando attentamente la situazione, poiché l'esito avrà un impatto significativo sulla stabilità regionale e sulle condizioni umanitarie a Gaza.
Negoziati di tregua bloccati minacciano Gaza: cosa aspettarsi al 1° marzo 2024
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