Il Vertice del G7 affronta il conflitto Iran-Israele tra divergenze

Il 16-17 giugno 2025, i leader delle nazioni del Gruppo dei Sette (G7) si sono riuniti a Kananaskis, Alberta, Canada. Un obiettivo primario del vertice è stato l'escalation del conflitto tra Iran e Israele. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha lasciato l'incontro in anticipo per gestire la risposta degli Stati Uniti al conflitto. I leader del G7 hanno ribadito il diritto di Israele all'autodifesa e hanno espresso il loro sostegno alla sua sicurezza. Hanno anche sottolineato il ruolo dell'Iran come una delle principali fonti di instabilità e terrorismo in Medio Oriente. Il professor Teuku Rezasyah ha osservato le difficoltà nel raggiungere un consenso tra le nazioni del G7 in merito al conflitto. Ha sottolineato la diminuzione della dipendenza dagli Stati Uniti e le diverse opinioni sul sostegno a Israele e sull'approccio all'Iran come ostacoli al raggiungimento di un accordo unificato. I disaccordi tra i leader del G7 sono stati discussi anche durante un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente cinese Xi Jinping. Il Cremlino ha osservato la mancanza di unità all'interno del G7 e ha considerato l'infruttuosa visita del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, che non è riuscito a ottenere ulteriore sostegno dagli Stati Uniti. Sono in corso sforzi diplomatici per allentare le tensioni. Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi dovrebbe incontrare i diplomatici di Germania, Francia e Regno Unito a Ginevra per cercare una soluzione pacifica. Questi colloqui segnano la prima interazione diretta tra funzionari occidentali e l'Iran dall'inizio del conflitto una settimana fa.