L'11 maggio 2025, Israele ha chiesto l'immediata evacuazione dei porti yemeniti di Ras Isa, Hodeida e Salif. Ciò è avvenuto in seguito a una serie di attacchi alle infrastrutture yemenite, tra cui l'aeroporto di Sana'a, in risposta ai recenti attacchi missilistici Houthi contro il territorio israeliano.
Un portavoce militare israeliano ha annunciato che l'ordine di evacuazione è stato motivato dall'uso di questi porti da parte del regime Houthi per attività terroristiche. Il ministro della Difesa Israel Katz ha promesso una forte risposta al lancio di missili Houthi intercettato venerdì 9 maggio 2025.
Questi eventi fanno parte di uno scambio continuo, con gli Houthi che lanciano missili contro Israele in solidarietà con i palestinesi. Israele ha condotto attacchi aerei di rappresaglia contro obiettivi Houthi, tra cui l'aeroporto internazionale di Sana'a e il porto di Al Hudeida.
Le IDF hanno emesso un avviso di evacuazione “urgente” per tre porti controllati dagli Houthi nello Yemen, in vista di potenziali attacchi israeliani. In un post su X, il portavoce in lingua araba delle IDF, il colonnello Avichay Adraee, avverte coloro che si trovano nei porti di Ras Isa, Hodeidah e Salif sulla costa occidentale di evacuare.
Gli Houthi prendono di mira Israele dal novembre 2023 e hanno dichiarato che cesseranno gli attacchi se Israele porrà fine alle operazioni militari e al blocco di Gaza.
L'esercito israeliano sta pianificando di espandere gli attacchi nello Yemen e potenzialmente colpire determinate località all'interno dell'Iran, secondo i media israeliani.
Gli Houthi hanno lanciato ripetuti attacchi contro Israele e contro le navi nel Mar Rosso poco dopo l'inizio della guerra dell'ottobre 2023 tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza.
Gli Stati Uniti, che hanno lanciato una campagna di bombardamenti in risposta alle minacce degli Houthi di rinnovare i loro attacchi alle navi, hanno raggiunto un accordo di cessate il fuoco con i ribelli martedì. Ma gli Houthi hanno promesso di continuare a prendere di mira Israele e le navi israeliane, dicendo che il loro accordo con Washington non includeva Israele.