La Guida Suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, ha dichiarato sabato 8 marzo a Dubai che l'Iran non sarà costretto a negoziare con gli Stati Uniti. Questo annuncio è seguito all'affermazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di aver inviato una lettera alla leadership iraniana per negoziare un accordo nucleare. Khamenei, in un incontro con alti funzionari iraniani, ha affermato che l'offerta di negoziato di Washington mirava a "imporre le proprie aspettative". Ha aggiunto che l'Iran non accetterà queste aspettative, vedendo i colloqui come un mezzo per i governi dominanti di esercitare il controllo. Trump ha espresso apertura a un accordo con Teheran, ma ha anche ripristinato una campagna di "massima pressione" per isolare economicamente l'Iran. Questa campagna è stata inizialmente applicata durante il suo primo mandato. Gli Stati Uniti si sono ritirati dall'accordo nucleare iraniano del 2015 nel 2018, portando l'Iran a superare i limiti dell'accordo sulle attività nucleari. Il capo dell'organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite ha avvertito che il tempo sta per scadere per imporre nuove restrizioni al programma nucleare iraniano, poiché Teheran continua ad arricchire l'uranio a livelli prossimi a quelli delle armi. L'Iran sostiene che le sue attività nucleari sono a scopi pacifici.
L'Iran rifiuta i negoziati sotto pressione tra le tensioni sull'accordo nucleare
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