I leader arabi si sono riuniti al Cairo il 4 marzo 2025 per appoggiare una proposta egiziana per la ricostruzione della Striscia di Gaza in seguito al conflitto tra Israele e Hamas. Il piano, stimato in 53 miliardi di dollari in cinque anni, mira a consentire ai palestinesi di rimanere nella loro terra natale, in contrasto con il piano di Donald Trump di reinsediarli altrove e trasformare Gaza in una "Riviera del Medio Oriente". Il piano egiziano prevede una fase iniziale di sei mesi incentrata sulla rimozione dei detriti e sulla costruzione di alloggi temporanei, per un costo di circa 3 miliardi di dollari. Le fasi successive prevedono la costruzione di 200.000 unità abitative entro due anni, seguite da altre 200.000. Entro il 2030, il piano prevede centinaia di migliaia di nuove case, un aeroporto, zone industriali, hotel e parchi, potenzialmente in grado di ospitare fino a 3 milioni di persone. La proposta ha ottenuto il sostegno delle Nazioni Unite e dell'Unione Europea. Tuttavia, Israele ha espresso delle riserve, insistendo sul disarmo di Hamas come prerequisito per qualsiasi accordo di cessate il fuoco. Il gruppo Hamas ha accolto con favore la proposta egiziana.
I leader arabi appoggiano il piano egiziano per la ricostruzione di Gaza, opponendosi alla visione di Trump
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