Un recente studio condotto da ricercatori di Grahaa Space in India, presentato alla 56a Lunar and Planetary Science Conference (LPSC) tenutasi a marzo 2025, esplora il potenziale dei nanosatelliti nel far progredire l'esplorazione e l'insediamento lunare. Lo studio esamina i vantaggi, le sfide e le diverse applicazioni dell'utilizzo di questi piccoli satelliti sulla Luna, offrendo preziose informazioni a scienziati, ingegneri e pianificatori di missione.
Lo studio evidenzia varie applicazioni per i nanosatelliti in orbita lunare, tra cui la mappatura dettagliata, la navigazione precisa, l'identificazione delle risorse e le comunicazioni Terra-Luna affidabili. Possono anche aiutare nel monitoraggio meteorologico lunare, supportare gli insediamenti umani, facilitare la ricerca scientifica e consentire l'implementazione dell'IA. I nanosatelliti offrono un approccio economico ed efficiente per superare le sfide associate alla creazione di una presenza umana permanente sulla Luna.
Questa ricerca è in linea con il programma Artemis della NASA e il suo programma Commercial Lunar Payload Services (CLPS), che coinvolge aziende private nello sviluppo di infrastrutture lunari. La creazione di comunicazioni affidabili e l'identificazione delle risorse utilizzando i nanosatelliti è fondamentale, soprattutto per il polo sud lunare, l'obiettivo del programma Artemis, dove il ghiaccio d'acqua si trova in regioni permanentemente in ombra. Comunicazioni fluide e localizzazione delle risorse sono fondamentali per una presenza lunare a lungo termine, che potrebbe rivelarsi preziosa per una presenza umana sostenuta sulla Luna e, infine, su Marte.