Google Gemini si integra con le app: scattano le preoccupazioni sulla privacy

Modificato da: Veronika Radoslavskaya

Google ha aggiornato il suo sistema di intelligenza artificiale Gemini, integrandolo con applicazioni di terze parti come WhatsApp, Messaggi e Telefono sui dispositivi Android. Questa novità permette a Gemini di assistere gli utenti in attività quotidiane come l'invio di messaggi e l'avvio di chiamate, facilitando così la comunicazione in un mondo sempre più connesso.

Tuttavia, questa integrazione ha suscitato un acceso dibattito tra gli utenti italiani, preoccupati per la tutela della propria privacy. Molti critici sottolineano come questa funzionalità possa andare a discapito delle preferenze personali, esponendo dati sensibili senza un consenso esplicito. La comunicazione di Google su questo cambiamento è apparsa poco chiara, alimentando dubbi e incertezze.

Un portavoce di Google ha precisato che, disattivando l'opzione "Attività app Gemini", le conversazioni degli utenti non vengono utilizzate per migliorare i modelli di intelligenza artificiale. Tuttavia, alcuni dati potrebbero essere conservati fino a 72 ore per garantire il funzionamento del servizio e raccogliere feedback.

Gli utenti hanno la possibilità di disabilitare l'integrazione di Gemini attraverso la pagina delle impostazioni dedicate. Anche con l'opzione "Attività app Gemini" disattivata, una parte dei dati potrebbe essere comunque trattenuta.

Esperti di privacy invitano alla prudenza, consigliando di evitare la condivisione di informazioni sensibili tramite Gemini. Le conversazioni potrebbero essere esaminate da annotatori umani e conservate fino a tre anni, anche dopo la loro cancellazione.

In un'epoca in cui l'intelligenza artificiale si fa sempre più presente nelle nostre vite quotidiane, è fondamentale che ogni italiano rimanga informato sulle politiche di privacy e protegga con cura i propri dati personali, nel rispetto della tradizione di tutela della famiglia e della comunità che caratterizza il nostro Paese.

Fonti

  • Tech Times

  • Ars Technica

  • Office of Innovative Technologies

  • Tom's Guide

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