La Nigeria sotto esame per il presunto uso improprio di 3,4 miliardi di dollari di prestito del FMI per il Covid-19 nel 2020: Falana chiede un'indagine nel 2025

Modificato da: Uliana S. Аj

L'avvocato per i diritti umani Femi Falana ha esortato la Commissione per i crimini economici e finanziari (EFCC) e la Commissione indipendente per le pratiche corruttive e altri reati connessi (ICPC) a indagare sul presunto dirottamento di un prestito di 3,4 miliardi di dollari ottenuto dal Fondo monetario internazionale (FMI) dalla Nigeria per combattere la pandemia di COVID-19. Falana, in rappresentanza dell'Alleanza per sopravvivere al COVID-19 e oltre (ASCAB), ha anche invitato il Consiglio del FMI a indagare sulla presunta incapacità del suo management di garantire che i fondi fossero utilizzati come previsto.

Il FMI ha confermato la scorsa settimana che la Nigeria ha rimborsato integralmente il sostegno finanziario di 3,4 miliardi di dollari per il COVID-19 ricevuto nell'ambito dello Strumento di finanziamento rapido (RFI). Tuttavia, gli oneri programmati, inclusi gli oneri netti, gli interessi di base e le commissioni amministrative, ammontano a 125,99 milioni di DSP (circa 275,28 miliardi di naira). Falana ha chiesto la sospensione di tali oneri in attesa della conclusione dell'indagine.

Dettagli della presunta cattiva gestione

Il prestito di 3,4 miliardi di dollari, approvato il 28 aprile 2020, era destinato a sostenere il settore sanitario nigeriano, proteggere posti di lavoro e imprese e limitare il calo delle riserve internazionali. Una relazione di audit del 2020 dell'Ufficio dell'Auditor-Generale della Federazione, pubblicata nel gennaio 2024, ha rivelato irregolarità nella gestione del fondo.

La relazione di audit ha dettagliato che 2,4 miliardi di dollari sono stati trasferiti sul conto della CBN presso la Federal Reserve Bank di New York, mentre il resto è andato sul conto della CBN presso la Bank of China, Shanghai. Questi fondi sono stati poi trasferiti alla Banca dei regolamenti internazionali (BRI) e alla Industrial and Commercial Bank of China (ICBC) per investimenti a breve termine. L'audit ha dichiarato che queste transazioni mancavano di documentazione o approvazioni adeguate e sono state riclassificate come parte delle riserve esterne della CBN.

L'Auditor-Generale raccomanda che chiunque sia sospettato di coinvolgimento sia sanzionato e consegnato all'EFCC e all'ICPC per indagini e procedimenti giudiziari. L'appello di Falana per un'indagine sottolinea le preoccupazioni sulla trasparenza e la responsabilità nella gestione dei fondi COVID-19 e la necessità di un esame approfondito per garantire un uso corretto delle risorse pubbliche.

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