L'Università di Tokyo presenta un polimero sostenibile ispirato alla luffa con capacità di filtraggio virale

Modificato da: Vera Mo

In una scoperta rivoluzionaria, i ricercatori dell'Università di Tokyo hanno creato un nuovo polimero poroso che imita la struttura della spugna di luffa, un elemento naturale caro anche alle nostre tradizioni mediterranee per la sua semplicità ed efficacia. Questo materiale innovativo, descritto sulla prestigiosa rivista Science nel luglio 2025, unisce proprietà di filtraggio dei virus a una notevole resistenza strutturale, aprendo così nuove prospettive applicative in diversi settori.

Il polimero, sintetizzato a partire dalla lignina – un componente del legno, risorsa abbondante anche nei nostri boschi italiani – è sostenibile e versatile. Presenta una flessibilità sorprendente quando è bagnato e reagisce ai cambiamenti del pH, adattando la sua rigidità e porosità. Questa caratteristica unica permette al materiale di filtrare batteri e virus, mantenendo al contempo una robustezza ideale per usi strutturali.

Il Professore Associato Yoshimitsu Itoh ha sottolineato la somiglianza inaspettata con la spugna naturale di luffa, mettendo in risalto la leggerezza e l'elevata rigidità del materiale. La sua bassa densità e alta resistenza lo rendono perfetto per applicazioni che richiedono solidità senza i limiti dei materiali più pesanti e meno sostenibili. Inoltre, il team ha sviluppato una sottile membrana di carbonio poroso ottenuta dalla cottura del polimero, che potrebbe rivoluzionare i componenti elettronici su scala nanometrica.

Le potenzialità di questo materiale sono ampie, spaziando dalla filtrazione a componenti strutturali per dispositivi tecnologici. I ricercatori stanno ora concentrando gli sforzi sulla produzione su larga scala e sull'integrazione nei processi industriali esistenti. Questa innovazione rappresenta un'alternativa sostenibile e promettente, in linea con la nostra tradizione italiana di armonia tra bellezza, funzionalità e rispetto per l'ambiente.

Fonti

  • Phys.org

  • Phys.org

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