Il sogno di stabilire una presenza umana su Marte si sta avvicinando alla realtà, grazie a una scoperta rivoluzionaria dell'Università Texas A&M. I ricercatori, guidati dalla Dr.ssa Congrui Grace Jin, hanno sviluppato un sistema di licheni sintetici auto-crescenti in grado di trasformare la polvere marziana in materiale da costruzione.
Questo sistema innovativo imita i licheni naturali, organismi noti per la loro capacità di prosperare in ambienti estremi. Combina funghi filamentosi e cianobatteri per creare strutture solide dal regolite marziano, il materiale sciolto e polveroso che ricopre la superficie del pianeta.
I cianobatteri catturano anidride carbonica e azoto dall'atmosfera marziana, producendo ossigeno e nutrienti essenziali. I funghi legano quindi le particelle di regolite utilizzando biopolimeri, colle naturali secrete dai microrganismi. Questa simbiosi "vivente" forma una comunità sintetica autonoma in grado di produrre materiali da costruzione in loco, eliminando la necessità di risorse aggiuntive.
Supportata dal programma NASA Innovative Advanced Concepts (NIAC), questa tecnologia mira a risolvere una sfida importante della colonizzazione spaziale: l'impraticabilità di trasportare ingenti quantità di materiali da costruzione dalla Terra. Il team sta ora lavorando a un "inchiostro di regolite" per la stampa 3D di strutture biologiche direttamente su Marte, aprendo la strada a habitat marziani sostenibili ed economicamente vantaggiosi.
Questa ricerca si allinea con altre iniziative, come il progetto Moon to Mars Planetary Autonomous Construction Technology (MMPACT) della NASA, che esplora la stampa 3D robotica su larga scala per la costruzione su altri pianeti. Questi progressi promettono un'esplorazione spaziale più sostenibile e autonoma, consentendo agli astronauti di costruire habitat funzionali utilizzando risorse locali.