L'Imaging X-ray Polarimetry Explorer (IXPE) della NASA, in collaborazione con l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), ha compiuto una svolta nella comprensione della produzione di raggi X in ambienti estremi come i getti dei buchi neri. Osservando il blazar BL Lacertae, un buco nero supermassiccio con getti puntati verso la Terra, i dati di IXPE rivelano che i raggi X emessi da questi getti provengono dagli elettroni.
Dettagli della scoperta
Durante un'osservazione di sette giorni nel novembre 2023, IXPE, insieme a telescopi terrestri, ha misurato la polarizzazione ottica e radio. I dati hanno indicato che gli elettroni sono la principale fonte di raggi X attraverso un processo chiamato scattering Compton. In questo processo, gli elettroni che si muovono a una velocità prossima a quella della luce collidono con i fotoni, aumentando l'energia dei fotoni fino alle energie dei raggi X.
Perché è importante
Questa scoperta risolve un lungo dibattito sulla questione se i raggi X nei getti dei blazar siano prodotti da protoni o elettroni. La scoperta fornisce informazioni critiche sui processi fisici all'interno dei getti dei buchi neri supermassicci, influenzando la dinamica delle galassie e l'emissione di radiazioni a più lunghezze d'onda. IXPE, lanciato il 9 dicembre 2021, è unicamente in grado di misurare la polarizzazione dei raggi X, il che lo rende uno strumento fondamentale in questo e in futuri studi di oggetti cosmici estremi.