Il rover Perseverance della NASA ha fatto una scoperta rivoluzionaria nel cratere Jezero di Marte, rivelando una composizione diversificata di rocce vulcaniche ricche di ferro sul fondo del cratere. Questa scoperta, dettagliata in un nuovo studio, offre preziose informazioni sulla storia geologica di Marte e sul suo potenziale per aver supportato la vita nel passato.
Il rover Perseverance è atterrato nel cratere Jezero il 18 febbraio 2021 e da allora sta esplorando l'area. Dotato di strumenti avanzati come il Planetary Instrument for X-ray Lithochemistry (PIXL), il rover ha analizzato la composizione chimica e le texture delle rocce nella formazione Máaz. Questa analisi ha identificato due tipi distinti di rocce vulcaniche: rocce dai toni scuri ricche di ferro e magnesio e rocce trachitiche-andesitiche dai toni più chiari.
I ricercatori hanno impiegato la modellazione termodinamica per comprendere i processi di formazione di queste rocce, suggerendo meccanismi come la cristallizzazione frazionata e l'assimilazione crostale. Questi processi, comuni nei sistemi vulcanici attivi sulla Terra, indicano una prolungata attività vulcanica su Marte. Tale attività avrebbe potuto fornire una fonte sostenuta di composti necessari per la vita. La missione Mars Sample Return mira a riportare questi campioni sulla Terra per ulteriori analisi.
Da quando ha raggiunto il bordo occidentale del cratere il 12 dicembre 2024, Perseverance ha esplorato un pendio chiamato “Witch Hazel Hill”, trovando una varietà di rocce. Il 10 marzo 2025, il rover ha raccolto il campione di roccia “Main River” su “Witch Hazel Hill”. Il primo campione del bordo del cratere del rover, chiamato Silver Mountain, risale probabilmente ad almeno 3,9 miliardi di anni fa.