Il 1° luglio 2025, i mercati azionari globali hanno mostrato performance contrastanti. I futures sul DAX hanno perso lo 0,6%, attestandosi a 23.911,00 punti, mentre i futures E-Mini sull'S&P 500 sono scesi dello 0,2% a 6.242,25 punti. Anche i futures Nasdaq-100 E-Mini hanno registrato un calo dello 0,2%, chiudendo a 22.842,25 punti.
In Asia, il Nikkei-225 di Tokyo ha chiuso in calo dell'1,2% a 39.986,33 punti, mentre l'indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dello 0,8% a 24.072,28 punti. Tuttavia, il Composite di Shanghai ha registrato un aumento dello 0,4%, raggiungendo 3.457,75 punti. I prezzi del petrolio sono saliti: il WTI è aumentato dello 0,7%, arrivando a 65,59 dollari al barile, mentre il Brent è rimasto quasi invariato a 67,63 dollari. L'oro ha guadagnato l'1,4%, toccando quota 3.349,07 dollari.
Il mercato statunitense è stato influenzato dalle imminenti trattative commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea e dalle tensioni persistenti con la Cina. Tra le notizie aziendali, spiccano i piani di RWE per una centrale solare, la strategia di crescita di Vonovia SE, l'acquisizione di Uvex da parte di Warburg Pincus, l'acquisizione di Color Wow da parte di L'Oréal e la registrazione di una svalutazione da 9,5 miliardi di euro da parte di Renault. Sul fronte valutario, l'euro ha guadagnato terreno rispetto al dollaro, che si avvicina a un minimo degli ultimi tre anni.
Questa performance mista riflette l'incertezza dovuta alle negoziazioni commerciali e agli sviluppi aziendali. L'UE si mostra aperta a un accordo commerciale con gli Stati Uniti. Il mercato è atteso reagire alle trattative in corso e ai risultati societari, in un contesto che ricorda le sfide storiche dell'integrazione economica europea e l'importanza di mantenere un equilibrio tra tradizione e innovazione, valori profondamente radicati nella cultura italiana.