I mercati azionari asiatici hanno mostrato una performance mista martedì, influenzati dai segnali negativi provenienti da Wall Street e dalle continue ansie per la guerra commerciale. L'incertezza è alimentata da potenziali conflitti commerciali e dalla minaccia della Cina di ritorsioni contro i paesi che compromettono i suoi interessi attraverso accordi con gli Stati Uniti.
In Australia, l'S&P/ASX 200 ha subito un leggero calo dello 0,6% dopo un lungo fine settimana, scendendo sotto i 7.800 punti. I titoli tecnologici hanno guidato il ribasso, mentre i titoli auriferi hanno mostrato un movimento positivo. Anche il Nikkei 225 giapponese ha visto un leggero calo dello 0,17 percento, chiudendo a 34.221,71, influenzato dalla debolezza nei settori degli esportatori, della tecnologia e della finanza.
In tutta la regione, il Kospi della Corea del Sud è sceso dello 0,34%. I future sull'indice Hang Seng di Hong Kong hanno indicato un'apertura leggermente più debole. Lunedì, Wall Street ha subito un significativo ribasso, con il Nasdaq in calo del 2,55 percento, il Dow Jones Industrial Average in calo del 2,48% e l'S&P 500 in calo del 2,36 percento.
Anche i prezzi del petrolio greggio hanno registrato un aumento, con il West Texas Intermediate scambiato a $ 62,78 al barile, influenzato dai progressi nei colloqui tra Stati Uniti e Iran. Questi movimenti di mercato riflettono le continue incertezze economiche globali e la cautela degli investitori.