La presidente della BCE Lagarde mette in guardia da shock eccezionali per l'economia dell'Eurozona; l'inflazione statunitense rallenta, improbabile un taglio dei tassi della Fed prima del 2026, dicono gli economisti

La presidente della BCE Christine Lagarde ha avvertito che l'economia dell'Eurozona deve affrontare shock significativi derivanti dalla frammentazione del commercio, dall'aumento della spesa per la difesa e dalle questioni climatiche, che potrebbero amplificare la volatilità dell'inflazione. Ha sottolineato l'impegno della BCE per il suo obiettivo di inflazione del 2% in mezzo a queste incertezze. Negli Stati Uniti, si prevede che l'inflazione rallenterà, ma gli economisti di Bank of America prevedono che la Federal Reserve manterrà probabilmente i tassi stabili fino al 2026 a causa di un mercato del lavoro ancora forte e delle persistenti preoccupazioni sull'inflazione. S&P Global prevede che nuove tariffe, se pienamente attuate, aumenteranno l'IPC da 50 a 70 punti base, con un'inflazione annuale che si aggirerà intorno al 3% fino al 2025.

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