I prezzi dell'oro hanno subito un calo di oltre l'1% giovedì, raggiungendo il livello più basso in più di una settimana, con il rafforzamento del dollaro USA. L'oro spot è sceso dell'1,2% a 2.880,79 dollari l'oncia, segnando il punto più basso dal 17 febbraio, dopo aver raggiunto un picco record di 2.956,15 dollari lunedì. Anche i futures sull'oro statunitense sono diminuiti dello 0,7% a 2.909,30 dollari. L'indice del dollaro è salito dello 0,2%, allontanandosi ulteriormente dai recenti minimi di 11 settimane, il che ha reso i lingotti denominati in dollari più costosi per i detentori di altre valute. I partecipanti al mercato stanno monitorando da vicino la politica monetaria statunitense, con l'attenzione focalizzata sui prossimi discorsi di diversi funzionari e sull'indice delle spese per consumi personali (PCE) in scadenza venerdì. I mercati prevedono che la Federal Reserve implementerà almeno due tagli dei tassi quest'anno, con circa 55 punti base di allentamento prezzati per il 2025. L'argento spot è arretrato dello 0,7% a 31,62 dollari l'oncia, il platino ha aggiunto lo 0,2% a 967,30 dollari e il palladio è salito dello 0,1% a 927,50 dollari.
I prezzi dell'oro scendono con il rafforzamento del dollaro USA; gli investitori attendono i dati chiave sull'inflazione per indizi sulla politica della Fed
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