L'Organizzazione Culturale Balearica Condanna il 'Piano Vera' come Segregazionista e Critica l'Impatto della Lingua Catalana

L'Organizzazione Culturale Balearica (OCB) ha espresso una forte opposizione al 'Piano Vera', denunciandolo come una "strategia segregazionista, senza fondamento pedagogico o giuridico, che mette in pericolo la coesione sociale dei centri educativi e mira a separare gli studenti unicamente in base alla lingua". Questa critica è stata espressa in una lettera che esorta i team di gestione scolastica a respingere il piano prima del suo nuovo bando di concorso. Antoni Vera, il Ministro dell'Istruzione, ha deciso di rilanciare il piano per il prossimo anno accademico, nonostante la partecipazione limitata di soli undici centri nel precedente bando. L'OCB sostiene che questo piano cerca di minimizzare la presenza della lingua catalana nei centri educativi delle Isole Baleari e ne chiede l'immediato ritiro, auspicando un ritorno al consenso con la comunità educativa. L'OCB elenca dieci ragioni per respingere la proposta, ritenendo il piano "incoerente, illegale, iniquo, segregazionista, inefficace, che attacca l'autonomia del centro, arbitrario nella selezione, conflittuale, giuridicamente insicuro e destabilizzante tra i settori pubblico e privato-sovvenzionato". Il presidente dell'OCB, Antoni Llabrés, ha espresso fiducia nella responsabilità pedagogica dei team di insegnamento, affermando che gli insegnanti sono i più adatti a comprendere la realtà sociolinguistica dei bambini e dei giovani del territorio. Llabrés ha anche osservato che il Piano Pilota è in attesa di una risoluzione giudiziaria, a seguito dei ricorsi presentati da vari attori sociali, per aver cercato di smantellare l'applicazione dei principi derivanti dalla normativa vigente in modo infondato. Preoccupazioni simili sono state sollevate dall'Institut d'Estudis Eivissencs (IEE), che considera il piano come un attacco all'uso del catalano e una promozione della segregazione degli studenti in base alla lingua.