Un attacco statunitense al porto petrolifero di Ras Isa, nello Yemen, ha provocato 80 morti, secondo il ministero della Sanità gestito dagli Houthi. Tra le vittime ci sono civili e soccorritori. Questo incidente è l'attacco più letale da quando gli Stati Uniti hanno iniziato la loro campagna contro il gruppo Houthi sostenuto dall'Iran.
L'emittente televisiva Al-Masirah dei ribelli ha riferito di 80 morti e 150 feriti, citando funzionari locali. Il porto petrolifero di Ras Isa è considerato un importante sito economico nello Yemen. Gli analisti suggeriscono che l'attacco invia un messaggio all'Iran, in un contesto di pressione da parte degli Stati Uniti riguardo al suo programma nucleare.
Il presidente Trump aveva minacciato di "annientare" gli Houthi dello Yemen dopo gli attacchi nel Mar Rosso. Questi attacchi erano una protesta contro l'operazione militare israeliana a Gaza. Gli Houthi hanno promesso di reagire dopo l'attacco statunitense.
Gli Houthi hanno affermato di aver preso di mira due portaerei statunitensi e un sito militare vicino al principale aeroporto israeliano. Il portavoce degli Houthi, Yahya Saree, ha dichiarato che l'aggressione statunitense porterà a ulteriori contrattacchi. Gli attacchi statunitensi si sono concentrati intorno alle strutture portuali, colpendo camionisti e squadre di pronto intervento.
Il terminal di Ras Isa ha una capacità di stoccaggio di 3 milioni di barili. È stato il primo porto costruito per le esportazioni di petrolio dallo Yemen. Gli Stati Uniti hanno promesso di continuare ad attaccare gli Houthi dello Yemen a meno che non cessino gli attacchi al traffico marittimo nel Mar Rosso.
L'Iran ha definito l'attacco "barbaro" e Hamas ha denunciato gli attacchi come una "flagrante aggressione". L'esercito israeliano ha riferito di aver intercettato un missile lanciato dallo Yemen. Gli esperti stanno mettendo in discussione la praticabilità degli obiettivi di guerra degli Stati Uniti nello Yemen.