Gli Stati Uniti hanno escluso Russia e Bielorussia dalle loro ultime misure tariffarie a causa delle estese sanzioni economiche già in atto. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha dichiarato che queste sanzioni hanno ridotto significativamente il commercio con entrambi i paesi, rendendo superflue ulteriori tariffe. Il recente annuncio sulle tariffe del presidente Donald Trump includeva una tariffa di base del 10% sulle importazioni da quasi tutti i paesi, inclusa l'Ucraina, ma escludeva specificamente Russia e Bielorussia.
A seguito dell'invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia nel 2022, gli Stati Uniti hanno imposto rigide sanzioni economiche, causando un crollo del commercio tra le due nazioni da 36 miliardi di dollari nel 2021 a circa 3,5 miliardi di dollari nel 2024. Leavitt ha osservato che anche altri paesi fortemente sanzionati, come Cuba e Corea del Nord, sono stati esclusi dalla nuova lista delle tariffe. Il segretario al Tesoro Scott Bessent ha sconsigliato azioni di ritorsione da parte dei governi stranieri, suggerendo che le tariffe attuali potrebbero rappresentare il picco delle restrizioni commerciali.
La nuova politica tariffaria di Trump include una tariffa di base del 10% su tutte le importazioni, con tassi più alti imposti ai principali partner commerciali. L'Unione Europea deve affrontare una tariffa del 20%, la Cina del 34% e Taiwan del 32%. Canada e Messico sono esclusi a causa dei dazi preesistenti. Mentre Russia e Bielorussia sono esentate da queste nuove tariffe a causa delle sanzioni esistenti, Trump ha accennato alla possibilità di allentare alcune sanzioni contro Mosca per facilitare un cessate il fuoco e un accordo di pace in Ucraina, avvertendo anche di possibili tariffe secondarie sulle esportazioni di petrolio russo in caso di stallo dei negoziati.