Il Segretario di Stato americano Marco Rubio, durante una visita in Guyana, ha messo in guardia il Venezuela contro qualsiasi aggressione nei confronti della nazione ricca di petrolio. In una conferenza stampa congiunta con il presidente guyanese Irfaan Ali a Georgetown, Rubio ha dichiarato che "l'avventurismo avrà delle conseguenze", sottolineando che "un'azione aggressiva avrà delle conseguenze". Interrogato sulle potenziali azioni degli Stati Uniti se il Venezuela attaccasse le strutture di ExxonMobil in Guyana, Rubio ha fatto riferimento alle capacità della Marina americana. Il presidente Ali ha accolto con favore l'assicurazione degli Stati Uniti di proteggere l'integrità territoriale e la sovranità della Guyana, denunciando le rivendicazioni del Venezuela sulla regione di Essequibo come "illegittime". Entrambi i paesi hanno firmato un accordo per rafforzare la cooperazione in materia di sicurezza, basandosi su precedenti pattugliamenti marittimi congiunti. Il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha risposto con rabbia, definendo Rubio un "idiota". Maduro aveva precedentemente promulgato una legge che integrava Essequibo nel Venezuela e criticato le presunte "basi militari segrete" statunitensi nella regione. La Guyana ha condannato la legge come una violazione del diritto internazionale. Il Venezuela rivendica Essequibo da oltre un secolo, intensificando la sua rivendicazione dopo le scoperte petrolifere di ExxonMobil nel 2015. Essequibo ospita circa 125.000 degli 800.000 residenti della Guyana.
Rubio avverte il Venezuela contro l'aggressione alla Guyana; firmato un nuovo patto di sicurezza
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