Brasile e Stati Uniti negoziano i dazi sull'acciaio imposti dall'amministrazione Trump

I tecnici dei ministeri brasiliani degli Affari Esteri (MRE) e dello Sviluppo, dell'Industria, del Commercio e dei Servizi (Mdic) hanno tenuto un incontro negoziale con gli Stati Uniti per mitigare i sovrapprezzi imposti dall'amministrazione Trump, che già colpiscono i produttori di acciaio in Brasile. L'incontro, tenutosi in videoconferenza, fa seguito al dazio del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio implementato il 12 marzo. Il Brasile mira a dimostrare che questi dazi danneggiano l'industria statunitense, poiché la maggior parte delle esportazioni brasiliane verso gli Stati Uniti sono prodotti semilavorati (bramme). Le acciaierie locali fanno affidamento su queste importazioni per la finalizzazione nazionale. Il governo brasiliano privilegia il dialogo, valutando potenziali concessioni in cambio di un segnale positivo da parte degli Stati Uniti, mentre la reciprocità rimane un'ultima risorsa. Trump è stato fermo sui dazi sull'acciaio e sull'alluminio, in contrasto con il suo primo mandato, quando un accordo sulle quote ha evitato i sovrapprezzi nel 2018.

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