Il 16 aprile 2025, una delegazione del Parlamento Europeo ha accusato il governo ungherese di aver ulteriormente limitato i diritti LGBTQI+. Ciò fa seguito all'approvazione di un emendamento costituzionale che vieta le riunioni che promuovono o mostrano il cambio di sesso o l'omosessualità.
La delegazione del Parlamento Europeo, guidata da Tineke Strik, ha dichiarato che la nuova legge mette in pericolo la libertà di espressione. La delegazione ha esortato la Commissione Europea a intervenire per impedire il divieto dei Pride.
La delegazione ha inviato una lettera alla Commissione Europea chiedendo un'azione immediata da parte della Corte di Giustizia. Questa azione mira a garantire che il Pride possa svolgersi legalmente e pacificamente. Il governo ungherese è stato criticato per il suo atteggiamento ostile durante gli incontri e per la sua incapacità di rispettare le sentenze dei tribunali europei in merito allo stato di diritto.