Il 3 aprile 2025, esperti delle Nazioni Unite per i diritti umani hanno esortato un maggior numero di paesi ad aderire al Gruppo dell'Aia, istituito il 31 gennaio 2025. Questo blocco coordina gli sforzi per garantire la responsabilità per le violazioni israeliane del diritto internazionale e per sostenere le decisioni della Corte internazionale di giustizia (CIG) e della Corte penale internazionale (CPI).
Gli esperti hanno sottolineato che il Gruppo fornisce una piattaforma agli Stati per unirsi nell'attuazione del loro impegno nei confronti del diritto internazionale e per porre fine a quello che considerano un eccezionalismo israeliano attraverso azioni concrete. Hanno inoltre invitato gli Stati ad agire per evitare la complicità in atti illeciti a livello internazionale, a seguito del parere consultivo della CIG nel luglio 2024 in merito all'autodeterminazione palestinese e al ritiro israeliano dai territori occupati.
I membri fondatori del Gruppo dell'Aia includono Belize, Bolivia, Colombia, Cuba, Honduras, Malesia, Namibia, Senegal e Sudafrica. Il gruppo mira a far rispettare il diritto internazionale relativo alla Palestina, compreso il rispetto dei mandati di arresto della CPI contro funzionari israeliani e la prevenzione dei trasferimenti di armi a Israele laddove vi sia il rischio di violazione del diritto internazionale.
Il Gruppo dell'Aia intende inoltre impedire alle navi che trasportano carburante o armi a Israele di attraccare nei loro porti. Secondo gli esperti, queste azioni sono passi concreti verso la fine dell'occupazione israeliana del territorio palestinese e la realizzazione del diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese.