L'Unione Europea ha rinnovato le sanzioni contro oltre 2.400 entità e individui russi il 15 marzo, a seguito di un accordo con l'Ungheria. In cambio della revoca del veto ungherese, l'UE ha accettato di rimuovere quattro individui dalla lista, un compromesso rispetto alle richieste iniziali di Budapest. Le sanzioni, ora estese per sei mesi, prendono di mira individui come Vladimir Putin, Sergey Lavrov e coloro coinvolti nell'occupazione del territorio ucraino e nel rapimento di bambini. Mentre alcuni, come Dmitry Degtyaryov e Gulbakhor Ismailova, sono stati rimossi dalla lista, figure chiave come Mikhail Fridman, Petr Aven e Alisher Usmanov rimangono sanzionate nonostante le pressioni ungheresi. Queste sanzioni mirano a indebolire l'economia russa e a limitare le risorse per i suoi sforzi bellici in Ucraina. L'UE dovrà affrontare ulteriori sfide a luglio con il rinnovo di sanzioni economiche più ampie contro la Russia.
L'UE rinnova le sanzioni alla Russia dopo l'accordo con l'Ungheria: alcuni individui rimossi dalla lista, ma le figure chiave rimangono nel mirino
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