Il 25 giugno 2025, Israele ha riavviato le esportazioni di gas naturale verso l'Egitto a seguito di un cessate il fuoco con l'Iran. Il giacimento Leviathan, il più grande giacimento di gas offshore di Israele, ha ripreso le operazioni dopo una chiusura di quasi due settimane dovuta al conflitto.
Prima della chiusura, Israele esportava circa 1 miliardo di piedi cubi di gas al giorno verso l'Egitto, rappresentando il 15-20% del consumo egiziano. Il conflitto ha avuto un impatto significativo sui settori energetici regionali, comprese le esportazioni di petrolio e la produzione di gas dell'Iran.
Si prevede che la ripresa delle esportazioni aumenterà le entrate fiscali statali e fornirà una maggiore flessibilità nella gestione dei settori dell'elettricità e dell'industria in entrambi i paesi. I funzionari egiziani prevedono un aumento graduale delle importazioni, raggiungendo la piena operatività entro il 28 giugno 2025.