La leadership del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), bandito in Turchia, ha annunciato lo scioglimento del partito. Questo segna la fine di una lunga lotta armata contro lo stato turco. Il leader imprigionato, Abdullah Öcalan, aveva precedentemente chiesto il disarmo.
La decisione di sciogliersi è stata presa dallo stesso Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK). Il partito ha citato il conflitto in corso tra i curdi e lo stato turco come motivo. L'annuncio è stato fatto lunedì 12 maggio, secondo l'agenzia di stampa ANF.
Abdullah Öcalan, il fondatore e leader del PKK, sta scontando una pena all'ergastolo sull'isola di Imrali dal 1999. Inizialmente era stato condannato a morte, ma la sentenza è stata poi commutata. Öcalan aveva precedentemente cercato asilo politico in Grecia, Russia e Italia prima della sua cattura.