Il terzo round di negoziati tra Stati Uniti e Iran sul programma nucleare si svolgerà in Oman sabato 26 aprile. I media iraniani riferiscono che le delegazioni di entrambi i paesi dovrebbero discutere le principali disposizioni dell'accordo.
La delegazione statunitense è guidata dal rappresentante speciale del presidente degli Stati Uniti, Steve Whitkoff, e la delegazione iraniana è guidata dal ministro degli Esteri, Abbas Araghchi. Esperti sono inclusi in entrambe le delegazioni.
Ore prima dei colloqui in Oman, una potente esplosione si è verificata nel più grande porto commerciale iraniano, Shahid-Rajai. La televisione locale ha riferito che almeno quattro persone sono morte e almeno 516 sono rimaste ferite. Le autorità iraniane non hanno ancora reso nota la causa dell'esplosione.
Il secondo round di negoziati indiretti, che si è svolto il 19 aprile presso l'ambasciata dell'Oman a Roma, è durato quattro ore. Secondo Araghchi, i negoziati stanno progredendo bene. Ali Shamkhani, un assistente di Ali Khamenei, ha osservato che l'Iran è pronto per un accordo di compromesso sulla questione nucleare a determinate condizioni.
Shamkhani ha chiesto la completa revoca delle sanzioni a Teheran, compresa la rimozione delle restrizioni sugli investimenti esteri e la cessazione delle minacce da Israele e dagli Stati Uniti. Whitkoff ha sottolineato che un accordo può essere raggiunto solo se Teheran cessa completamente i lavori di arricchimento dell'uranio. Araghchi ha indicato che Teheran non sta cercando di creare armi nucleari ed ha espresso la disponibilità a scendere a compromessi sull'arricchimento dell'uranio.