L'ufficio elettorale rumeno ha respinto la candidatura di Calin Georgescu per la ripetizione del voto presidenziale annullato dello scorso anno, scatenando proteste a Bucarest. La decisione, che cita la mancata adesione di Georgescu alle normative sulle schede elettorali e l'annullamento delle elezioni di dicembre, è stata presa con un margine di 10 a 4. La squalifica ha intensificato una crisi costituzionale in Romania, uno stato membro della NATO e dell'UE, e ha teso le relazioni tra Europa e Stati Uniti. Centinaia di sostenitori di Georgescu hanno protestato contro la decisione, portando a scontri con la polizia antisommossa che ha usato gas lacrimogeni per disperdere la folla. I manifestanti hanno lanciato pietre, rovesciato veicoli e dato fuoco ai cassonetti. Georgescu, che è anche sotto inchiesta penale, ha denunciato la sentenza come un colpo alla democrazia. La decisione può essere contestata dinanzi alla Corte costituzionale.
L'Ufficio Elettorale Rumeno Squalifica Calin Georgescu, Scatenando Proteste
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