Molteplici agenzie spaziali stanno pianificando missioni lunari per stabilire un'infrastruttura a lungo termine, tra cui il Lunar Gateway e l'Artemis Base Camp della NASA, l'ILRS sino-russo e il Moon Village dell'ESA. Queste iniziative incorporano strutture di ricerca ed esperimenti scientifici, in particolare nella radioastronomia.
Un team europeo ha proposto il Dark Ages Explorer (DEX), un radiointerferometro a disco singolo progettato per studiare le Ere Oscure Cosmiche e l'Alba Cosmica, offrendo approfondimenti sull'universo primordiale. L'universo primordiale, approssimativamente da 380.000 a 1 miliardo di anni dopo il Big Bang, era pieno di idrogeno neutro, segnando le Ere Oscure Cosmiche con fonti di luce limitate.
DEX genererà istantanee continue del cielo a varie frequenze, integrate nel tempo per la gestione dei dati. Le pipeline di elaborazione estrarranno le variazioni spaziali e spettrali, evitando interferenze in primo piano. La faccia nascosta della Luna offre condizioni ideali per gli osservatori, schermata dalle interferenze radio terrestri e priva di distorsioni atmosferiche, sebbene permangano significative sfide ingegneristiche nella costruzione e manutenzione di un tale osservatorio.
Lo studio DEX si basa sul lavoro precedente dell'ESA, incluso l'Astrophysical Lunar Observatory Topical Team (ALO TT) formato nel 2020. Uno studio di fattibilità ha confermato che un osservatorio lunare è possibile con le tecnologie attuali, sebbene sia necessaria una scala maggiore per importanti scoperte scientifiche. Lo sviluppo di queste tecnologie avrà applicazioni spin-off sulla Terra, a vantaggio delle comunicazioni satellitari di piccole dimensioni e dei ricevitori radio per ambienti difficili.
Le misurazioni degli spettri di potenza spaziale delle Ere Oscure e dell'Alba Cosmica possono collegarsi all'imaging dell'agglomerazione della materia, aiutando a comprendere l'evoluzione dei buchi neri supermassicci e il feedback galattico precoce nella crescita delle galassie.