Il 16 luglio 2025, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha licenziato Maurene Comey, procuratrice federale nel Distretto Meridionale di New York e figlia dell'ex direttore dell'FBI James Comey. La decisione è stata comunicata tramite una lettera firmata da Francey Hakes, direttrice dell'Ufficio Esecutivo per gli Avvocati degli Stati Uniti, che ha citato l'Articolo II della Costituzione degli Stati Uniti come base per il licenziamento.
Durante la sua carriera, la procuratrice Comey ha ricoperto ruoli significativi in casi di alto profilo, tra cui le cause contro Jeffrey Epstein e Ghislaine Maxwell. Recentemente, ha partecipato al processo contro Sean "Diddy" Combs, che ha visto una condanna per reati minori legati alla prostituzione, mentre le accuse principali sono state respinte.
In una comunicazione interna ai colleghi, Comey ha sottolineato l'importanza di mantenere l'indipendenza e l'integrità professionale, affermando che "la paura è lo strumento di un tiranno" e invitando a non permettere che la paura influenzi le decisioni all'interno dell'ufficio.
Il licenziamento di Comey ha suscitato discussioni riguardo alla politicizzazione del Dipartimento di Giustizia e alla protezione dei dipendenti pubblici da influenze politiche. La vicenda ha attirato l'attenzione dei media e sollevato interrogativi sulle motivazioni alla base di tale decisione.