I chimici in Russia hanno aperto la strada a un metodo per condurre reazioni organiche in fase di soluzione a temperature fino a 500°C utilizzando capillari di vetro sigillati. Questa svolta, ottenuta presso l'Istituto Zelinsky di Chimica Organica, supera le precedenti limitazioni imposte dalla degradazione termica di solventi e substrati ad alte temperature. Tradizionalmente, la sintesi in fase di soluzione è stata limitata a temperature inferiori a 250°C, limitando l'energia di attivazione che poteva essere superata. Il nuovo metodo prevede il confinamento di un piccolo volume di solvente e reagente all'interno di pipette di vetro, la sigillatura e quindi il riscaldamento mediante riscaldamento a induzione, microonde o forno a muffola. Gli idrocarburi aromatici o saturi, in particolare il p-xilene, si sono dimostrati i solventi più compatibili per queste reazioni ad alta temperatura. Il team ha testato con successo il proprio metodo sull'isomerizzazione di pirazoli N-sostituiti, completando reazioni in soli cinque minuti che normalmente richiedono più passaggi. I ricercatori sperano di ampliare il metodo per scoprire nuove reazioni e rendere possibili trasformazioni precedentemente inaccessibili, semplificando significativamente la preparazione di molecole complesse.
I chimici sbloccano nuove vie sintetiche con reazioni capillari ad alta temperatura
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