Batteri intestinali promettenti nella prevenzione dell'obesità: lo rivela uno studio

Modificato da: Katia Remezova Cath

Un recente studio identifica il ruolo di uno specifico batterio intestinale nella prevenzione e nel trattamento dell'obesità, offrendo nuove potenziali vie terapeutiche per la salute metabolica.

I ricercatori dell'Istituto di Agrochimica e Tecnologia Alimentare (IATA-CSIC) hanno scoperto che Phascolarctobacterium faecium, un batterio intestinale umano, esibisce proprietà protettive contro l'obesità e le sue complicanze metaboliche correlate. Questo batterio contrasta gli effetti dannosi delle diete ipercaloriche sul sistema immunitario. I risultati, pubblicati su Nature Microbiology, hanno combinato l'analisi di oltre 7.500 microbiomi umani con esperimenti sui topi.

Lo studio ha rivelato che Phascolarctobacterium faecium è più prevalente negli individui con un peso sano rispetto a quelli in sovrappeso o obesi. La somministrazione di un ceppo specifico di questo batterio a topi con obesità indotta dalla dieta ha ridotto significativamente l'aumento di peso, l'accumulo di grasso e migliorato la tolleranza al glucosio. In particolare, il batterio ha modulato la funzione del sistema immunitario innato, riducendo l'infiammazione nell'intestino.

Questa modulazione implica la riprogrammazione delle cellule immunitarie, in particolare la riduzione dei macrofagi pro-infiammatori e la promozione di macrofagi alternativi che bloccano gli eventi infiammatori. Questo processo aiuta a ripristinare l'equilibrio immunologico nell'intestino, frenando l'infiammazione cronica causata dalle diete ipercaloriche. Questi effetti sono legati ai componenti strutturali della cellula batterica, attivando specifici recettori immunitari (Toll-like receptor 2 o TLR2).

Questa scoperta migliora la nostra comprensione delle interazioni tra dieta, immunità e microbiota, aprendo la strada a nuove terapie per prevenire o trattare l'obesità. Reindirizzando la risposta immunitaria alla dieta e bloccando gli eventi infiammatori, questa azione batterica sull'intestino offre un approccio promettente per combattere le malattie metaboliche in modo più efficace.

Fonti

  • Agencia Sinc

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