Codifica dei dati in molecole sintetiche: un nuovo approccio all'archiviazione molecolare dei dati

Modificato da: Katia Remezova Cath

I ricercatori hanno sviluppato un nuovo metodo per codificare le informazioni in molecole sintetiche. Questo approccio innovativo è stato utilizzato per codificare e decodificare una password di 11 caratteri per sbloccare un computer. Lo studio, pubblicato sulla rivista *Chem*, presenta un'alternativa ai metodi tradizionali di archiviazione dei dati. I dispositivi di archiviazione tradizionali presentano degli svantaggi, come gli elevati costi di manutenzione e il consumo energetico. Le molecole offrono una potenziale soluzione per l'archiviazione dei dati a lungo termine. Il team ha progettato molecole contenenti informazioni elettrochimiche, consentendo la decodifica tramite segnali elettrici. Il team ha costruito un alfabeto di caratteri utilizzando quattro diversi monomeri. Hanno sintetizzato un polimero che rappresenta una password di 11 caratteri ('Dh&@dR%P0W¢'). Lo hanno decodificato utilizzando un metodo basato sulle proprietà elettrochimiche delle molecole. Il metodo di decodifica prevede la scomposizione di polimeri a catena. La degradazione passo dopo passo si traduce in segnali elettrici. Questi segnali vengono utilizzati per decifrare l'identità sequenziale dei monomeri all'interno del polimero. "La tensione ti dà un'informazione: l'identità del monomero che si sta degradando", dice Pasupathy. "Una volta individuato quali monomeri sono dove, possiamo mettere insieme il tutto per ottenere le identità dei caratteri nel nostro alfabeto codificato." Ogni messaggio molecolare può essere letto una sola volta, poiché la decodifica degrada i polimeri. Il processo di decodifica richiede tempo, circa 2,5 ore per la password di 11 caratteri. Il team sta lavorando a metodi per accelerare il processo. "Il prossimo passo è interfacciare i polimeri con i circuiti integrati", dice Anslyn. "Dove i chip del computer diventano il sistema di lettura per le informazioni memorizzate."

Fonti

  • Phys.org

Hai trovato un errore o un'inaccuratezza?

Esamineremo il tuo commento il prima possibile.