Un nuovo studio suggerisce che i cambiamenti epigenetici nella placenta potrebbero prevedere l'obesità infantile. I ricercatori del Girona Biomedical Research Institute Dr. Josep Trueta (IDIBGI) hanno analizzato la metilazione del DNA in campioni placentari. Lo studio si è concentrato sull'identificazione dei marcatori di metilazione associati a un rischio più elevato di obesità infantile, in particolare un indice di massa corporea (BMI) più alto all'età di 6 anni.
La ricerca, pubblicata sull'"International Journal of Molecular Sciences", ha identificato il gene IRS1 (Insulin Receptor Substrate 1) come un candidato chiave. Il gene IRS1 codifica una proteina cruciale nella via di segnalazione dell'insulina. I ricercatori hanno studiato la metilazione del DNA, un tipo di modificazione epigenetica che regola l'attivazione o il silenziamento dei geni e può alterare l'espressione genica.
"I nostri risultati mostrano che i livelli di metilazione del gene IRS1, sia nella placenta che nel sangue dei bambini, sono associati a vari indicatori di rischio metabolico", afferma il Dr. Gómez. Il team di ricerca ha utilizzato modelli di intelligenza artificiale per dimostrare che la metilazione di questo gene nella placenta può prevedere con precisione quali bambini hanno maggiori probabilità di sviluppare obesità nell'infanzia. Questi risultati suggeriscono che il gene IRS1 potrebbe servire come un marker epigenetico precoce per identificare i bambini a più alto rischio di sviluppare disturbi metabolici.
Questa scoperta potrebbe aprire la strada a strategie di prevenzione più precoci e personalizzate. Lo studio ha coinvolto ricercatori dell'IDIBGI e dell'Istituto di ricerca Sant Joan de Déu. La ricerca è stata supportata da sovvenzioni del Ministerio de Ciencia e Innovación e dell'Instituto de Salud Carlos III (ISCIII), Madrid, Spagna.