Cervelli dei neonati: uno studio dimostra la formazione della memoria nei primi mesi

Edited by: ReCath Cath

Un recente studio dell'Università di Yale, pubblicato su *Nature*, mette in discussione le conoscenze esistenti sulla capacità dei neonati di formare ricordi a lungo termine e richiamabili. La ricerca contesta la teoria di lunga data dell' 'amnesia infantile'. Questa teoria suggerisce che i ricordi della prima infanzia vengono cancellati per far posto a ricordi più recenti e utili per la vita adulta. La psicologa Caroline Miles ha proposto che le sensazioni esterne siano più importanti per i neonati del loro ruolo nella creazione di reazioni. Ciò è stato supportato dalla comprensione scientifica che l'ippocampo, l'area del cervello dedicata alla memoria, non è completamente sviluppato fino a circa 3-4 anni. Lo studio di Yale, condotto dal neuroscienziato Turk-Brown e dalla psicologa Yates, ha utilizzato la risonanza magnetica funzionale sui neonati. Le scansioni sono state condotte mentre i neonati osservavano oggetti e volti sconosciuti. I risultati hanno mostrato prove concrete dell'attività di codifica della memoria nei loro cervelli, nonostante l'ippocampo non fosse completamente sviluppato. I ricercatori ipotizzano che i cervelli dei neonati funzionino in modo simile ai cervelli degli animali, formando ricordi 'statistici'. Questi ricordi memorizzano dettagli precisi sugli eventi vissuti. Questi eventi vengono memorizzati in un'area diversa dell'ippocampo, il che rende più difficile richiamarli in età adulta. Rimane incerto se questi ricordi possano essere recuperati consapevolmente come quelli memorizzati nell'ippocampo principale.

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