Il team LMU potenzia i test rapidi con l'origami del DNA, amplificando i segnali dei biomarcatori fino a 125 volte

Edited by: ReCath Cath

Un team di ricerca della LMU [Ludwig Maximilian University of Munich] ha migliorato significativamente le strisce reattive convenzionali costruendo un amplificatore in nanoscala a partire dall'origami del DNA. Ciò consente di amplificare fino a 125 volte i segnali dei biomarcatori che indicano la presenza di agenti patogeni o malattie. Le strisce reattive rapide, chiamate anche test immunocromatografici a flusso laterale (LFIAs), consentono una facile rilevazione dei biomarcatori. Il team LMU, guidato da Heini Ijäs, Maximilian J. Urban e Tim Liedl, ha migliorato questi test utilizzando l'origami del DNA, ovvero piegando il DNA per creare strutture in nanoscala. Questo amplificatore in nanoscala aumenta la sensibilità dei LFIAs. La tecnica migliora i test per i biomarcatori, tra cui la troponina cardiaca I (cTnI), un marker di infarto, e la catena leggera dei neurofilamenti (Nfl), un marker di ictus. I risultati sono stati presentati sulla rivista *Nature Communications*. Le strisce reattive convenzionali spesso non riescono a rilevare tracce di biomarcatori nel sangue, nella saliva o nelle urine, potenzialmente mancando condizioni potenzialmente letali in fase iniziale come ictus o attacchi cardiaci. Il nuovo sistema di amplificazione del segnale, basato sulla nanotecnologia del DNA, agisce come un amplificatore molecolare, collegando gli anticorpi di rilevamento a un numero regolabile di etichette che generano segnali. Ciò si traduce in un aumento della sensibilità fino a 125 volte. "La nostra tecnologia consente un controllo senza precedenti sul fattore di amplificazione, rendendo i test LFIA più affidabili ed efficaci per le applicazioni cliniche", afferma il Dr. Heini Ijäs. "Questa innovazione ha il potenziale per trasformare i test diagnostici in un'ampia gamma di malattie." Il metodo è adattabile a vari biomarcatori e campioni, comprese le droghe d'abuso. Il team di ricerca ritiene che ciò porterà a strumenti diagnostici più sensibili, rapidi e accessibili sia per i test clinici che domestici. Il costo dell'amplificatore molecolare è di circa un centesimo per test. "Vogliamo rendere la tecnologia disponibile ai medici nella pratica quotidiana e migliorare la cura del paziente. Con l'aiuto di una sovvenzione del programma federale EXIST Transfer of Research, stiamo ora commercializzando la tecnologia... Stiamo riscontrando un'elevata domanda per i nostri test in cliniche e studi più piccoli senza accesso rapido ai laboratori e nei reparti di emergenza, dove ogni minuto conta", afferma il Dr. Maximilian Urban.

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