Interlune, un'azienda con sede a Seattle, sta portando avanti i suoi piani per estrarre Elio-3 dalla Luna, suscitando discussioni sul futuro dello sfruttamento delle risorse lunari. Fondata dall'ex dirigente di Blue Origin, Rob Meyerson, Interlune mira a sfruttare il potenziale mercato dell'Elio-3, un isotopo raro sulla Terra ma più abbondante sulla Luna a causa della deposizione del vento solare.
L'Elio-3 ha varie applicazioni high-tech, tra cui il calcolo quantistico, l'energia da fusione, l'imaging medico e la sicurezza nazionale. Interlune ha già stipulato accordi per fornire Elio-3 lunare al Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti e a Maybell Quantum Industries, con consegne previste a partire dal 2029. L'azienda sta sviluppando escavatori lunari progettati per elaborare grandi quantità di regolite lunare per estrarre l'Elio-3.
Questi sviluppi sollevano interrogativi sul diritto spaziale esistente e sul potenziale che l'attività mineraria lunare contravvenga ai trattati internazionali. Anche il programma Artemis, che mira a esplorare il polo sud lunare e a utilizzare il ghiaccio d'acqua per le risorse, contribuisce a questo panorama in evoluzione. Mentre alcuni sostengono che l'utilizzo delle risorse lunari sia consentito e necessario per l'esplorazione spaziale e lo sviluppo economico, altri sottolineano l'importanza di preservare la Luna per l'esplorazione scientifica e per scopi pacifici.