Una tragedia naturale ha colpito il distretto di Rasuwa in Nepal, dove il 8 luglio 2025 le intense piogge monsoniche hanno scatenato un'alluvione devastante, lasciando dietro di sé danni ingenti e vite spezzate. Il Ponte dell'Amicizia Nepal-Cina a Rasuwagadhi, simbolo di cooperazione e scambio tra le due nazioni, è stato distrutto, interrompendo brutalmente il commercio e i trasporti.
Le autorità locali hanno segnalato la scomparsa di 18 persone, tra cui agenti di polizia e cittadini cinesi, mentre le operazioni di soccorso sono in pieno svolgimento. Al 9 luglio, purtroppo, sono stati recuperati sette corpi. Le acque impetuose hanno colpito anche infrastrutture vitali, tra cui importanti centrali idroelettriche.
Il Progetto Idroelettrico di Rasuwagadhi e quello di Trishuli 3A hanno subito gravi danni, fermando la produzione di energia e causando disagi diffusi. Anche il cortile dell'Ufficio Doganale di Rasuwa è stato pesantemente danneggiato, costringendo a deviare il commercio attraverso l'India, con tutte le difficoltà logistiche che ciò comporta.
La Strada Pasang Lhamu, fondamentale via di comunicazione, è diventata impraticabile in diversi tratti, ostacolando le operazioni di soccorso. Il governo nepalese sta coordinando con determinazione gli sforzi di emergenza, con la visita del Primo Ministro nelle zone colpite per valutare direttamente la situazione. È stata convocata una riunione d'urgenza per affrontare questa crisi che richiama alla mente le catastrofi naturali che hanno segnato la storia delle nostre Alpi e dell'Appennino, ricordandoci l'importanza della solidarietà e della resilienza nelle nostre comunità.