Il progetto GEANS, finanziato da Interreg, ha svelato un'inedita biblioteca di codici a barre del DNA, rivoluzionando la nostra comprensione della vita marina nel Mare del Nord. Questo studio, condotto con un approccio di analisi esperta, offre nuove prospettive sulla salute degli ecosistemi marini e sulle sfide poste dalle specie non autoctone.
L'analisi dei dati rivela che la biblioteca GEANS, aggiornata al 2025, comprende ben 4.005 sequenze di codici a barre COI-5P, appartenenti a 732 taxa macrobentonici. Di questi, 715 sono stati identificati a livello di specie, un risultato notevole che copre oltre il 29% della diversità macrobentonica del Mare del Nord. Questo dato è fondamentale per valutare l'impatto dei cambiamenti ambientali e per la gestione sostenibile delle risorse marine.
Gli esperti sottolineano l'importanza di questo approccio per la rapida identificazione di specie rare e non indigene. Ad esempio, grazie a questa tecnologia, è stato possibile individuare una nuova specie di verme marino, precedentemente sconosciuta nella regione. Inoltre, l'analisi dei dati ha evidenziato un aumento significativo della presenza di specie aliene, un segnale preoccupante che richiede interventi mirati per preservare la biodiversità locale.
L'utilizzo di questa tecnologia innovativa permette di accelerare i tempi di valutazione ambientale, consentendo decisioni più rapide ed efficaci. In Italia, simili progetti sono in fase di sviluppo per monitorare la biodiversità nel Mar Mediterraneo, con l'obiettivo di proteggere le preziose risorse marine del nostro paese.