L'antica isola greca di Rinea, vicino a Delo e Mykonos, continua a rivelare la sua importanza storica attraverso la ricerca archeologica in corso. Conosciuta come la necropoli di Delo e successivamente utilizzata come sito di quarantena, Rinea offre uno sguardo unico sulla storia e la cultura greca. Recenti progetti hanno portato alla luce importanti scoperte che fanno luce sul passato dell'isola.
Scavi e scoperte in corso
Dal 2019, l'Eforato delle Antichità delle Cicladi sta conducendo un progetto di ricerca a Rinea, documentando le scoperte precedenti e intraprendendo ricerche di superficie in tutta l'isola. Gli scavi si concentrano sulla parte meridionale dell'isola, in particolare nella necropoli delia. I ricercatori hanno ripulito le aree intorno al grande sarcofago, alla Tertia Oraria romana e al Grande Leone di Rinea, documentando numerose strutture funerarie e figure marmoree.
La ricerca di superficie ha anche rivelato rovine di antiche case coloniche appartenenti al santuario dell'Apollo Delio. Gli scavi a Homasovouni, ritenuto il luogo dell'Artemision (un santuario dedicato ad Artemide), hanno portato alla luce resti architettonici e frammenti di sculture, principalmente di uccelli. Questi manufatti forniscono informazioni sulle pratiche religiose e sulla vita quotidiana degli abitanti dell'isola.
La storia multiforme di Rinea
Rinea, conosciuta anche come Ortigia, era considerata il luogo di nascita di Artemide nella mitologia greca. La parte meridionale dell'isola fungeva da luogo di sepoltura per Delo, mentre la parte settentrionale ospitava la città di Rinea, completa di cimiteri, case coloniche, attività commerciali e santuari religiosi. Dalla metà del XIX all'inizio del XX secolo, una spiaggia di Rinea fu utilizzata come centro di quarantena (Lazareto) per le quarantene obbligatorie.
Nonostante secoli di saccheggi, le antichità di Rinea si possono trovare nei musei di tutto il mondo. Il ruolo unico dell'isola come luogo designato per nascite e morti da Delo, a seguito di una purificazione rituale nel 426/5 a.C., ha portato alla sua descrizione come una "città unica di nascite e morti".