Il telescopio Webb suggerisce la presenza di un buco nero supermassiccio in Messier 83

Edited by: Anna 🎨 Krasko

Il telescopio spaziale James Webb della NASA/ESA/CSA ha fornito prove che suggeriscono l'esistenza di un buco nero supermassiccio al centro della galassia spirale Messier 83 (M83). Questa scoperta è stata facilitata dallo strumento a infrarossi medi (MIRI) di Webb. Ha rivelato gas neon altamente ionizzato, un potenziale indicatore di un nucleo galattico attivo (AGN). M83, conosciuta anche come Galassia Girandola Australe, è stata a lungo un enigma per gli astronomi. Svea Hernandez, autrice principale dello Space Telescope Science Institute, ha notato l'inattesa rilevazione di emissione di neon altamente ionizzato nel nucleo di M83. L'energia necessaria per produrre queste firme supera ciò che le stelle normali possono generare. Ciò implica fortemente la presenza di un AGN precedentemente sfuggente. Il MIRI di Webb ha permesso agli astronomi di osservare attraverso la polvere e rilevare gas ionizzato vicino al nucleo galattico. L'energia necessaria per queste firme supera quella delle supernove, rendendo un AGN la spiegazione più probabile. Linda Smith dello Space Telescope Science Institute ha dichiarato che gli astronomi stavano cercando un buco nero in M83 da anni. Sono previsti studi di follow-up utilizzando ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) e VLT (Very Large Telescope) per studiare il gas e confermare la presenza del buco nero. Queste osservazioni mirano a determinare se l'emissione proviene da un AGN o da altri processi ad alta energia. Questo studio evidenzia la capacità di Webb di rivelare strutture nascoste all'interno delle galassie. Apre la strada a ulteriori scoperte nell'astrofisica dei buchi neri.

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