Recenti ricerche indicano che la Penisola Arabica, ora in gran parte desertica, ha sperimentato molteplici "fasi verdi" negli ultimi otto milioni di anni, facilitando la migrazione di animali e dei primi esseri umani tra Africa ed Eurasia. Uno studio pubblicato su *Nature* ha analizzato formazioni di grotte (speleotemi) provenienti da sette sistemi di grotte nell'Arabia Saudita centrale, rivelando almeno otto distinti periodi umidi dal tardo Miocene (circa 7,5 milioni di anni fa) al tardo Pleistocene (meno di 200.000 anni fa). La Commissione per il Patrimonio Saudita ha anche svelato questa settimana risultati che confermano che il Regno era un'oasi vitale otto milioni di anni fa. Il team di ricerca, tra cui Hubert Vonhof del Max Planck Institute for Chemistry, ha utilizzato metodi di datazione e analizzato goccioline d'acqua intrappolate all'interno di cristalli di calcite per determinare l'origine delle antiche piogge. Le formazioni più antiche sono il risultato delle piogge monsoniche estive provenienti dal sud, mentre quelle più recenti hanno mostrato l'influenza delle tempeste invernali provenienti dal Mediterraneo. Monika Markowska, l'autrice principale dello studio, ha notato una graduale diminuzione delle precipitazioni durante gli intervalli più umidi negli ultimi otto milioni di anni, portando a una maggiore aridità. Scoperte fossili supportano questi risultati. La Formazione Baynunah negli Emirati Arabi Uniti (6-8 milioni di anni) contiene fossili di animali dipendenti dall'acqua come ippopotami e coccodrilli. Allo stesso modo, il deserto di Nefud in Arabia Saudita ha prodotto fossili pleistocenici di specie dipendenti dall'acqua e strumenti di pietra, indicando la presenza umana. Il Dr. Faisal al-Jibrin della Commissione per il Patrimonio sottolinea il ruolo centrale dell'Arabia nelle migrazioni di mammiferi e ominidi. Lo studio fa parte del Progetto Green Arabia, che mira a esplorare la storia naturale e ambientale della regione.
L'Antico Passato Verde dell'Arabia: Un Nuovo Studio Rivela Fiumi, Habitat di Ippopotami e Rotte di Migrazione Umana
Edited by: Tetiana Martynovska 17
Hai trovato un errore o un'inaccuratezza?
Esamineremo il tuo commento il prima possibile.