Le principali organizzazioni oceaniche stanno esortando il Regno Unito e l'Europa a vietare la pesca a strascico nelle aree marine protette (AMP), citando i suoi effetti devastanti sugli habitat dei fondali marini. La pesca a strascico, che prevede il trascinamento di pesanti reti sul fondo dell'oceano, è paragonata alla deforestazione a causa della sua distruzione delle foreste di animali marini e degli ecosistemi. Gli attivisti, tra cui Oceana e Bloom, sottolineano che le AMP sono attualmente inefficaci poiché queste pratiche distruttive continuano al loro interno. Un recente studio di National Geographic Pristine Seas stima che la pesca a strascico costi alla società europea fino a 11 miliardi di euro all'anno. I sostenitori chiedono ai governi di reindirizzare i sussidi dall'industria della pesca per sostenere una transizione per le comunità colpite. L'iniziativa della Settimana di azione per l'oceano mira a creare slancio per la protezione marina in vista della Conferenza delle Nazioni Unite sull'oceano. La Grecia e la Svezia si sono già impegnate a vietare la pesca a strascico nelle AMP.
I difensori dell'oceano chiedono il divieto di pesca a strascico nelle aree marine protette del Regno Unito e dell'Europa per salvare le foreste di animali marini
Edited by: Olga N
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