Il 21 luglio 2025, i mercati azionari del Golfo hanno mostrato andamenti contrastanti, riflettendo un complesso intreccio di fattori economici. Da un lato, solide relazioni sugli utili societari hanno sostenuto alcuni mercati; dall'altro, le preoccupazioni per i dazi commerciali statunitensi hanno creato incertezza. L'Unione Europea ha preso in considerazione contromisure contro gli Stati Uniti, rendendo improbabile un accordo commerciale prima della scadenza del 1° agosto fissata dal presidente Trump.
Secondo un'analisi di mercato, l'aumento dei dazi doganali statunitensi potrebbe portare a una riduzione del PIL statunitense di circa l'8% e una diminuzione dei salari del 7%. Questo scenario evidenzia la sensibilità dei mercati del Golfo alle dinamiche commerciali globali. L'Arabia Saudita, ad esempio, ha visto il suo mercato salire dello 0,2%, interrompendo una serie negativa di nove giorni, grazie alle performance positive di Al Rajhi Bank e Saudi National Bank.
Inoltre, le tensioni commerciali hanno un impatto diretto sui consumatori americani, che potrebbero dover affrontare prezzi più alti sui prodotti importati. La situazione attuale richiede un'attenta valutazione da parte degli investitori, che dovranno monitorare da vicino i negoziati commerciali e i risultati delle aziende. La reazione del mercato sottolinea l'importanza della diversificazione e della prudenza in un contesto economico globale in continua evoluzione. La performance mista dei mercati del Golfo riflette la necessità di una strategia di investimento flessibile e informata.