In risposta alle tensioni commerciali, i principali produttori mondiali di macchine per il mining di Bitcoin, tutti di origine cinese, stanno stabilendo operazioni di produzione negli Stati Uniti. Questo spostamento strategico mira a mitigare l'impatto dei dazi imposti durante la guerra commerciale dell'amministrazione Trump. (Fonte: Reuters, Data: Non divulgata)
Bitmain, Canaan e MicroBT, che producono collettivamente oltre il 90% dei rig di mining di Bitcoin del mondo, stanno guidando questa riallocazione. Questa mossa ha lo scopo di proteggerli dai dazi e di affrontare le preoccupazioni per la sicurezza che gli Stati Uniti hanno nei confronti della Cina. (Fonte: Reuters, Data: Non divulgata)
Bitmain ha iniziato la produzione negli Stati Uniti a dicembre, a seguito della vittoria elettorale di Trump. Canaan ha avviato la produzione di prova per evitare i dazi dopo l'annuncio delle imposte del 2 aprile. MicroBT sta inoltre implementando una strategia di localizzazione negli Stati Uniti per evitare gli impatti tariffari. (Fonte: Reuters, Data: Non divulgata)
Il mercato per questi rig di mining è stimato a 12 miliardi di dollari entro il 2028. Le aziende statunitensi si stanno anche orientando verso fonti hardware 'politicamente accettabili'. (Fonte: Reuters, Data: Non divulgata)
Auradine, un rivale statunitense sostenuto da MARA Holdings, sta facendo pressione per limitare le forniture cinesi al fine di stimolare la concorrenza. Nel dicembre 2023, i tre principali produttori detenevano il 95,4% del mercato hardware. (Fonte: Reuters, Data: Non divulgata)